Wednesday, December 3, 2008
Far- EST
Thursday, September 18, 2008
Inferno e luoghi simili
Monday, September 15, 2008
Riflessioni infauste
Sunday, September 14, 2008
Summer fall
Tuesday, August 5, 2008
IBIZA SMASHER
E’ strano pensare come le cose strane di oggi erano la normalità non più tardi di cent’ anni fa. Viaggiare era normale, viaggiare in treno era normale, viaggiare da soli era normale. Rimbaud cazzo, quel fottuto genio di Rimbaud è partito dal suo paesino del cazzo per andare a Parigi a sedici anni..in tempo di guerra. Faccio il suo esempio non a caso ovviamente.
Viaggiare in treno ora è da stupidi.
Viaggiare da soli ora è da stupidi.
Viaggiare per ascoltare arte è da stupidi.
Viaggiare in aereo per andare a cinquecento chilometri dalla propria casa invece è da fighi.
Viaggiare in venti persone, diciotto delle quali vorreste vedere morte, è da fighi.
Viaggiare per sballarsi in qualche fottuta discoteca con musica campionata è da fighi.
Sono stupido. Si. Sono stupido. E sono felice di esserlo. Per i vostri canoni sono stupido ma a me dei vostri canoni non me ne frega un cazzo. Anzi, non me ne frega un cazzo di voi. Il problema sapete qual’è? E’ che voi i vostri viaggi da quattro soldi da sfigati stronzi li sponsorizzate come la cosa più bella e divertente del mondo, rompete i coglioni con i vostri nick di msn da aprile con le vostre menate su ibiza, mikonos e cazzi in culo vari.
Non me ne fotte un cazzo! Smettetela! Basta! Potete dire “non guardare i nostri fottuti nick, sfigato”...ma come si fa? Lo scrivete in caps e poi ...e poi mi tirate su di morale. Mi tirate su di morale perchè so SO che cazzo non sono come voi. So che mi considerate uno sfigato perchè vado a Kiewit e voi andate a Ibiza...ma questo non cambia la considerazione che ho per voi. Fate ridere. Andate la per fare la stessa cosa che fate ogni fottuto venerdi e sabato sera a casa vostra, le stesse cose che fate al los angeles, al sophia, al joia et simili. Non avete neanche le palle di cambiare un pò la scena, non avete le palle di essere originali, non avete la palle per inventarvi una vacanza veramente figa..state li ad annaspare, a cercare l’ ispirazione su netlog o badoo...per vedere quale sarà il posto più cool dell’ estate. Io vado dall’ altra parte.
Monday, June 30, 2008
Spagna campione d' Europa
Wednesday, June 11, 2008
Sunday, June 8, 2008
Solitudine cronica
L' ho scritto qualche tempo fa ma potrebbe andare benissimo per queste giornate
"Solitudine cronica. Questo è il titolo della mia giornata, o meglio delle mie giornate. E’ colpa mia? Forse. Anzi, sicuramente. Potrei fare tranquillamente finta di niente come fanno tutti, uscire, sparare stronzate, forzarmi per non essere me stesso e risultare simpatico e spigliato. Ma non sono così e non mi va di sembare un’ altra persona. Non mi faccio trovare, o meglio, mi faccio cercare. E io cosa dovrei dire? Cosa dovrei fare? Farmi prendere per il culo un’ altra volta, l’ ennesima volta? Guarda che ho perso la fiducia in questi “grandi” sentimenti di cui tutti parlano e di cui tutti si sentono invasi. L’ amicizia, che cosa bella. Se fosse vera, si. Bellissima. Peccato che parliamo di un’ utopia, dell’ ennesima utopia in cui sono costretto a sperare e a specchiarmi. E’ dalle scuole materne che va avanti così la mia vita, uno un giorno è il tuo più grande amico e il giorno dopo non si ricorda neanche come il tuo nome. Quante volte è successo? E quante volte accadrà ancora?
Io ne ho pieni i coglioni, ne ho pieni i coglioni ok? E’ da quasi un anno che vago da solo nella mia solitudine, con qualche apparizione d’ accordo. Non ho ancora capito però se quelle apparizione si sarebbero mai manifestate senza la mia voglia, la voglia che esse comparissero. Questa domanda mi sta mangiando dentro, non la sopporto. Ogni giorno, ogni ora, ogni cazzo di secondo di una mia giornata di merda questa domanda mi si presenta davanti in tutta la sua freddezza. E io non so rispondere. Forse è per questo che mi sono chiuso in me stesso, forse è per questo che non ti/vi cerco, non riesco neanche a trovare me stesso (e neanche a cercarmi), come posso pensare di trovare qualcun altro?
La mia è una ridicola e goffa rincorsa alla ricerca di qualcuno con cui passare qualche ora, qualche minuto, qualcuno con cui passare qualcosa. Ridicola perché mi sembra sempre di essere l’ unico a volerlo, goffa per i miei modi…da bambino, da fottuto adolescente del cazzo in piena crisi esistenziale, che per farsi cagare deve gridare su qualche fottuto programma di messaggeria istantanea e cercare la parola di qualcuno che spesso non capisce proprio un cazzo di quello che ti passa per la testa.
Sono le 18.00, altro giorno passato in casa? Un altro giorno passato a fottersi il cervello con le solite cazzo di domande senza risposte? Forse si, forse no. Magari adesso qualcuno mi chiama e mi dice “Bella casot, ti passiamo a prendere andiamo a fare un giro poi tutti a mangiare qualcosa!”. Magari."
Thursday, June 5, 2008
In requiem del nostro paese
voleva la vita, voleva la vita,
la chiamavano bocca nera
metteva la vita sopra ogni cosa.
Appena scese alla stazione
nel paesino di Sant'Ilario
tutti si accorsero con uno sguardo
che non si trattava di un' italiana.
C'è chi la violenza la fa per noia
chi se la sceglie per professione
bocca nera né l'uno né l'altra
lei voleva pace e amore.
Ma la vita spesso conduce
a evadere la legge italiana
senza troppo indugiare se il cliente
ha il cuore libero oppure ha moglie.
E fu così che dal primo giorno dello sbarco
bocca nera si tirò addosso
l'ira funesta dei razzisti
a cui aveva invaso il paese.
Ma i razzisti di un"paesino"
non brillano certo in iniziativa
le contromisure fino a quel punto
si limitavano all'invettiva.
Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Mussolini a Palazzo Venezia
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.
Così una razzista immigrato lui stesso
senza lavoro e senza voglia
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutti il consiglio giusto.
E rivolgendosi agli stolti
li apostrofò con parole argute:
"l' invasione della nostra terra sarà punito-
disse- dall'ordine costituito".
E quelli andarono dal commissario
e dissero senza parafrasare:
"quella schifosa è troppo nera
più di un pezzo di carbone".
E arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi con i pennacchi
e arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi e con le armi.
La giustizia non è una dote
di cui sian colmi i carabinieri
e quella volta a prendere il treno
l'accompagnarono volentieri.
Alla stazione c'erano tutti
dal commissario al sagrestano
alla stazione c'erano tutti
con occhi violenti e il bastone in mano,
a insultare chi per un poco
senza pretese, senza pretese,
a insultare chi per un poco
portò un' altra cultura nel paese.
C'era un cartello giallo
con una scritta nera
diceva "Addio bocca nera
bruci in un forno o vada in galera".
Ma una notizia un po' originale
non compare in alcun giornale
come una freccia dall'arco scocca
vola veloce di bocca in bocca.
E alla stazione successiva
molta più gente di quando partiva
chi mandò un fanculo, chi gettò un cazzo
chi si prenota per due schiaffoni.
Persino il parroco che non disprezza
fra un miserere e un'estrema unzione
il male effimero del razzismo
la vuole espulsa dal paese.
E con il sindaco in prima fila
e bocca nera poco lontano
si porta a spasso per il paese
la colpa del corpo e del poco sapere.
Wednesday, May 28, 2008
Pop
Wednesday, May 21, 2008
Ancora
Vino
Tuesday, May 20, 2008
Paura
Friday, May 16, 2008
Stop motion
Monday, May 12, 2008
Sfavillante cortometraggio
Wednesday, May 7, 2008
Testamento di una morte sociale
Sunday, May 4, 2008
Il gelato domenicale provoca stress e rabbia
Thursday, April 17, 2008
Bipolarismo. Elezioni. Berlusconi.
Saturday, April 5, 2008
Non volevo farlo
"Disteso su un prato, non di quelli belli che si vedono nelle pubblicità, ma con i colori dell' autunno, un erba malata. Ha funzionato tanto uguale, non mi interessava il prato ma il cielo. Era come un dipinto infinito che abbracciava il mondo, colori fantastici che neanche il più grande Botticelli sarebbe riuscito a mettere su tela e nemmeno a immaginare.
Ho girato lo sguardo, per una buona volta cazzo. E ho visto le alpi, le cime innevate, potevo toccare la ricca borghesia italiana che si dava da fare con la neve bianca. In mezzo lo smog, nel cielo e nelle teste, la pianura padana così arida e priva di ogni colore fantascentifico, solo grigio e grigio.
Poi mi sdraio, e guardo in alto. Inquinamento sonoro, non ci stava li in mezzo, in quella pace, ma ha attirato la mia attenzione. Guardo quel cielo così azzurro, striscie bianche, qualche nuvola e una ics...perfetto incrocio di traiettorie, allegoria perfetta della vita umana. Non siamo in fondo tante linee? Linee che ogni tanto si incontrano, collidono e condividono qualche punto, poi via separati in maniera inequivocabile come se niente fosse successo. Peccato che sul foglio della vita i punti di contatto rimangono all' infinito. Puoi fare anche finta di rimuoverli, o di averli già rimossi, ma sono stronzate da gente "adulta". No so se servono tre coordinate x,y,z per i punti di contatto...forse si..forse no. Forse la meno importante è la y, l' altezza. Non importa quanto si è alti cazzo. La x è l' ampiezza del tempo, ordinariamente poco dilungato..poi la z. La z che a scuola nessuno te la spiega con dovuta minuzia, forse perchè i prof sono stanchi, forse perchè vogliono tenere nascosto il segreto. La z è la coordinata più importante, infatti, rappresenta la profondità di questi punti di contatto, quanto ti sono penetrati dentro, giù fino al tricuspide.
Poi le linee svaniscono, si allargano, invecchiano, non hanno la minima parvenza della perfezione iniziale e nessuno se le ricorda più. Io quel punto però me lo ricordo. E' un pò come la mia luna, il mio pianeta personale, la mia stella polare, il mio cazzo di sole. E' sempre li, rimane, non fa la fine di tutte le altre linee."
Ancora qua a parlare di lui
Wednesday, April 2, 2008
Pensieri storici parte 1 CIAK
So che con questo post farò scappare quei due nonsobenecomedefinirli (ai quali sono un sacco grato) che leggono questo blog, ma devo farlo!