Wednesday, December 3, 2008

Far- EST

Linea regionale direzione, EST! Far-est politico grazie ad una storia politica radicata radical-chic dal cliché piuttosto rifondistico. Tutta questa archeologia però sta andando fuori dal discorso, Polibio dei poveri MEDIOCRISTAN.
Tucidide era certamente meglio, comunque. Fatto sta che il SUO metodo d' analisi critica ad alto livello è certamente illuminante per la NOSTRA storia.
"Parcheggia!" "Scendi!" "Prendi il biglietto!" "Il treno regionale per ANCONA delle ore quattordici e cinquantuno è in arrivo al binario quattro... Ferma a: Rubiera, Modena, Castelfranco Emilia, Bologna Centrale..." e poi... poi non m' interessa più. 
Il mio epicentro - epodo - epilogo - esodo è BOLOGNA. La linea regionale è solo uno stasimo, intermezzo corale dalle auri-corali voci. BOLOGNA dai fianchi un pò molli, col sedere sui colli (in odor di Toscana) e i seni sulla Pianura Padana. A me però i colli sembrano più delle tette, non dei culi o un culo. Francesco!! 
Mi dirigo ergendomi come Polifemo in fronte a un vecchio Satiro bastardo, stronzi misogini malati di erotismo violento. Inculatevi a vicenda. 
Dirigo la mia bolla stomachevole verso un numero anti-concezionale. TRENTASEI (36). Cronico attendere. Hippie > Happy. Mi separano venti (20) o forse più o forse meno minuti, persone, leghe, STOP! 
Come assaltare la dimora di Attila, assediare Berlino nel millenovecentoquaranta, assediare l' assedio, accerchiare l' accerchiatore, BLITZKRIEG! Drôle de guerre! più probabilmente. Non sono nato per le dottrine Prussiane, sono pigro, forse anche stolto, buonista. Non avrei mai dichiarato guerra ma... la Maginot del mio corpo, dal mio corpo, non regge più. Ho bisogno di respingere o di sfondare...o di essere bucato. Belgio e Olanda (Batavia) RESISTENZA!! Non voglio essere aggirato. Non voglio essere aggirato. Non voglio. Non voglio una resa incondizionata. Non voglio sedermi ad un finto tavolo di pace. Il vagone di Compiègne è un pezzo da museo, è sepolto.
Vichy è una marca di cosmetici. Poco etici. Etnici.
Etnie.
NON VOGLIO!NON VOGLIO!NON VOGLIO

Thursday, September 18, 2008

Inferno e luoghi simili

Credi di essere l' unico ad aver visto l' inferno? Credi di essere l' unico ad aver pianto? Credi di essere l' unico ad aver capito che siamo degli idioti? Credi che augurandomi buona fortuna si possa risolvere tutto? 

Allora sai cosa ti dico? Ti dico che l' inferno l' ho visto anche io, che l' inferno lo vedo sempre, ma che in fin dei conti preferisco l' inferno ad un mare di falsità e ipocrisia. Perchè non hai vomitato per mesi ipocrisia sottoforma di amicizia? Ho vomitato anche io, ma ho vomitato davvero. L' inferno è una condizione naturale, siamo fatti per andare all' inferno, siamo nati per finire sotto terra e sotto la terra c'è l' inferno. Niente di nuovo. 
Ho pianto, ho pianto anche io. Piangevo di fianco a te e non te ne sei nemmeno accorto. Non te ne sei accorto perchè quando il fiume di falsità si prosciuga non rimane più nulla, se non lacrime che comunque non riempiranno mai più quel letto. Potrei piangere ancora ma non mi va più, non mi va più di piangere e soffrire...ricordare tutte le belle favole che mi hai raccontato, evaporate alla fine di un' estate bellissima. Incubo di una notte di fine estate, nuovo lavoro per Sir William. 

Sono un idiota ad aver creduto, ad aver sperato? Sono stato un idiota a credere in qualcosa che in fin dei conti ho sempre saputo fosse impossibile. Hanno ragione loro a dire che siamo tutti uguali, facciamo schifo e così sia. Nei secoli dei secoli, amen. Gli ormoni fanno sempre brutti scherzi :) Sempre quelli che vengono da una parte però...oh grazie! Adesso capisco molte più cose, capisco il significato di quello che ti ho detto quella notte, capisco il perchè. Perchè mi fate schifo. Ecco cosa. 

Buona fortuna. A te. Non di certo a me. Non ne ho bisogno, della fortuna. Non mi serve. La fortuna è un rifugio per quelli che credono in qualcosa...io sono stanco di credere, sono stanco di sperare. Sono stanco e basta probabilmente. Ma questo è un altro discorso. 

Grazie comunque. Io ti credevo assolutamente mio amico. Io ti voglio ancora un sacco di bene, non starei qui a scrivere queste parole. Rifletti un pò, prima di giudicare la mia mentalità. Rifletti un pò sulla tua, rifletti un pò sulla tua voglia di scappare da tutto. La voglia di scappare da un paesino di 1000 abitanti. La voglia di scappare da me. 
Vorrei che ti venisse voglia di affrontare le cose, di andare li a testa alta senza nasconderti dietro ad altre lingue e a costruzioni di facciata, vorrei che ti scontrassi contro di loro, vorrei che ti rialzassi magari grazie alla mia mano, vorrei...
E' un altro sogno no? Allora buona fortuna, davvero. 

Monday, September 15, 2008

Riflessioni infauste

Mi sono sempre posto mille domande e ho cercato mille risposte. Le ho trovate raramente, anzi quasi mai. Dopo un pò però smetti di cercare e ti accontenti anche delle ipotesi, ti accontenti di quello che vedi e di quello che ti immagini, riesci ad essere felice anche quello, soprattutto con quello. Non so se sia giusto così ma ognuno la sua felicità se la cerca come vuole, ed è anche giusto così. Immaginiamo che però il mondo sia diviso in due, felicità e tristezza, tralasciando tutte le sfumature e le scale di grigio che esistono. Ecco la tristezza non la puoi vivere come la felicità...per la tristezza devi fare una ricerca accurata, devi cercare risposte vere, non puoi basare la tua tristezza solo su delle ipotesi. Soprattutto se la tua tristezza deriva da altre persone. Persone vive, come te, con dei sentimenti, come te, con delle paure, come te e con questa grande divisione...felicità e tristezza. 
Questo mondo ha delle regole, non sono scritte ma ha delle regole. Sono semplici, immediate e le persone le hanno dentro da quando sono nate. Ognuno le chiama come vuole, ma spesso non conta come sono scritte le parole, conta il loro significato. 
Una persona però quando è triste perchè un' altra persona ha invaso il suo spazio di felicità si dimentica di queste regole, le nasconde nel cassetto più basso della sua scrivania e fa di tutto per aggrapparsi all' altra persona trascinando lui nella felicità e l' altro nella tristezza. Spesso tutto questo è un processo inconscio, spesso però è voluto. 
Non è detto poi che il trascinare sia un movimento diretto, fisico..spesso si cerca di ricorrere a strumenti più infidi, che lavorano nell' ombra e nel cuore delle persone. Si usano degli status personali... io sono la vittima e tu il carnefice. 

Però vedete...il carnefice in questo caso non ha scelto di fare il carnefice, il carnefice vuole un bene dell' anima alla vittima e non alzerebbe mai la scure della tristezza su di lei.

Il carnefice ora sta diventando vittima. 


Sunday, September 14, 2008

Summer fall

Ho capito che l' estate è finita quando ho sentito il tergicristalli andare avanti e indietro. Il rumore elettrico del motore che lo fa muovere come un pendolo. Non c'è niente di più autunnale di un tergicristallo. Risulterò un pò patetico, riscrivo su questo blog dopo mesi...arrivo e pretendo di dire che l' estate è finita, così..per colpa di un tergicristallo. Ma quando lo senti andare, fuori ci sono quindici gradi e il cielo delle tre di notte è rosa per le nuvole..beh capisci che i colori stanno cambiando. Cambieranno per i prossimi due mesi fino ad arrivare a quel classico grigio invernale che investe la nostra (triste) pianura. 
L' autunno non mi spaventa, l' inverno si. 
L' autunno non mi spaventa perchè è una stagione calda, i colori sono più caldi di quelli estivi, il rosso, il giallo...le foglie che cadono alla faccia di Ungaretti e del suo ridicolo ermetismo. 
L' inverno no, l' inverno è spoglio, ti fa sentire nudo, freddo a prescindere dalla temperatura, la luce è sempre opaca. Per tre mesi ti sembra di vivere sotto una cupola immensa, un velo oscurante che rinchiude la tua anima e te la schiaccia nel cervello. 
Non so perchè sto parlando di stagioni, ma forse è il tempo adatto...per parlare di certe cose ci devono essere una serie di cose che combaciano. Un pò come i lego, ci devono essere dei mattoncini perfettamente incastrati per poter parlare e scrivere. Ecco ...forse è per quello che non ho scritto fino ad ora..non trovavo più alcuni mattoncini..in particolare quelli verdi da sei blocchi. 

Beh ora vi lascio..grazie per la lettura :) 

Tuesday, August 5, 2008

IBIZA SMASHER


E’ strano pensare come le cose strane di oggi erano la normalità non più tardi di cent’ anni fa. Viaggiare era normale, viaggiare in treno era normale, viaggiare da soli era normale. Rimbaud cazzo, quel fottuto genio di Rimbaud è partito dal suo paesino del cazzo per andare a Parigi a sedici anni..in tempo di guerra. Faccio il suo esempio non a caso ovviamente. 

Viaggiare in treno ora è da stupidi.

Viaggiare da soli ora è da stupidi. 

Viaggiare per ascoltare arte è da stupidi. 

Viaggiare in aereo per andare a cinquecento chilometri dalla propria casa invece è da fighi.

Viaggiare in venti persone, diciotto delle quali vorreste vedere morte, è da fighi. 

Viaggiare per sballarsi in qualche fottuta discoteca con musica campionata è da fighi. 


Sono stupido. Si. Sono stupido. E sono felice di esserlo. Per i vostri canoni sono stupido ma a me dei vostri canoni non me ne frega un cazzo. Anzi, non me ne frega un cazzo di voi. Il problema sapete qual’è? E’ che voi i vostri viaggi da quattro soldi da sfigati stronzi li sponsorizzate come la cosa più bella e divertente del mondo, rompete i coglioni con i vostri nick di msn da aprile con le vostre menate su ibiza, mikonos e cazzi in culo vari. 

Non me ne fotte un cazzo! Smettetela! Basta! Potete dire “non guardare i nostri fottuti nick, sfigato”...ma come si fa? Lo scrivete in caps e poi ...e poi mi tirate su di morale. Mi tirate su di morale perchè so SO che cazzo non sono come voi. So che mi considerate uno sfigato perchè vado a Kiewit e voi andate a Ibiza...ma questo non cambia la considerazione che ho per voi. Fate ridere. Andate la per fare la stessa cosa che fate ogni fottuto venerdi e sabato sera a casa vostra, le stesse cose che fate al los angeles, al sophia, al joia et simili. Non avete neanche le palle di cambiare un pò la scena, non avete le palle di essere originali, non avete la palle per inventarvi una vacanza veramente figa..state li ad annaspare, a cercare l’ ispirazione su netlog o badoo...per vedere quale sarà il posto più cool dell’ estate. Io vado dall’ altra parte. 


Monday, June 30, 2008

Spagna campione d' Europa

Ieri sera, 29 Giugno 2008, la Spagna è diventata campione d' Europa. Tutti lo sanno, anche quelli che come me si sono stra rotti i coglioni del calcio e di tutto quello che gli ruota attorno.
Ma mai come oggi riesco ad attribuire a questo Sport un significato così poetico e importante. Il calcio è la metafora della vita di un paese e dello stato attuale delle cose. La squadra che ha vinto rappresenta un paese che è esattamente l' opposto del nostro. Vedere Zapatero in tribuna ridere e festeggiare mi ha fatto godere come pochi, se non altro Berlusconi è rimasto a casa a pararsi il culo per i suoi 2000 processi. La Spagna sta vincendo. La calma, la voglia di ridere e di divertirsi, i tempi dilatati che fanno durare le giornate 24 ore, la musicalità della penisola Iberica stanno affossando tutti i tristi e grigi paesi europei..anche chi un tempo era invece maestro di questo stile di vita e ora si sta perdendo nei meandri della global-americanizzazione. Brutti stronzi. 
La nazionale Spagnola non ha vinto per caso...ha vinto perchè i giovani in Spagna sono una risorsa per tutti e per tutto. Per lo sport, per il lavoro, per la cultura e per la vita. Ora pensiamo al calcio ma la Spagna è diventata campione d' Europa nel basket pochi anni fa...sforna ogni anno campioni per il motomondiale, per il tennis e per tanti altri sport. 

Niente...niente da fare. Il gay pride di Sabato mi aveva ridato anche qualche speranza di cambiamento per la nostra vecchia, stanca e debole Italia....ma in realtà so benissimo che tutto è stato inutile e tutto in Italia è come questo caldo e triste Lunedì post bolognese. Siamo alla frutta. 

VIVA LA VIDA, MUERA LA MUERTE! 

Wednesday, June 11, 2008

Basta

basta cazzo mi avete rotto i coglioni voi e litigare per un freezer. Siete patetici, cazzo. 

Sunday, June 8, 2008

Solitudine cronica

L' ho scritto qualche tempo fa ma potrebbe andare benissimo per queste giornate

"Solitudine cronica. Questo è il titolo della mia giornata, o meglio delle mie giornate. E’ colpa mia? Forse. Anzi, sicuramente. Potrei fare tranquillamente finta di niente come fanno tutti, uscire, sparare stronzate, forzarmi per non essere me stesso e risultare simpatico e spigliato. Ma non sono così e non mi va di sembare un’ altra persona. Non mi faccio trovare, o meglio, mi faccio  cercare. E io cosa dovrei dire? Cosa dovrei fare? Farmi prendere per il culo un’ altra volta, l’ ennesima volta? Guarda che ho perso la fiducia in questi “grandi” sentimenti di cui tutti parlano e di cui tutti si sentono invasi. L’ amicizia, che cosa bella. Se fosse vera, si. Bellissima. Peccato che parliamo di un’ utopia, dell’ ennesima utopia in cui sono costretto a sperare e a specchiarmi. E’ dalle scuole materne che va avanti così la mia vita, uno un giorno è il tuo più grande amico e il giorno dopo non si ricorda neanche come il tuo nome. Quante volte è successo? E quante volte accadrà ancora?

Io ne ho pieni i coglioni, ne ho pieni i coglioni ok? E’ da quasi un anno che vago da solo nella mia solitudine, con qualche apparizione d’ accordo. Non ho ancora capito però se quelle apparizione si sarebbero mai manifestate senza la mia voglia, la voglia che esse comparissero. Questa domanda mi sta mangiando dentro, non la sopporto. Ogni giorno, ogni ora, ogni cazzo di secondo di una mia giornata di merda questa domanda mi si presenta davanti in tutta la sua freddezza. E io non so rispondere. Forse è per questo che mi sono chiuso in me stesso, forse è per questo che non ti/vi cerco, non riesco neanche a trovare me stesso (e neanche a cercarmi), come posso pensare di trovare qualcun altro?

La mia è una ridicola e goffa rincorsa alla ricerca di qualcuno con cui passare qualche ora, qualche minuto, qualcuno con cui passare qualcosa. Ridicola perché mi sembra sempre di essere l’ unico a volerlo, goffa per i miei modi…da bambino, da fottuto adolescente del cazzo in piena crisi esistenziale, che per farsi cagare deve gridare su qualche fottuto programma di messaggeria istantanea e cercare la parola di qualcuno che spesso non capisce proprio un cazzo di quello che ti passa per la testa.

Sono le 18.00, altro giorno passato in casa? Un altro giorno passato a fottersi il cervello con le solite cazzo di domande senza risposte? Forse si, forse no. Magari adesso qualcuno mi chiama e mi dice “Bella casot, ti passiamo a prendere andiamo a fare un giro poi tutti a mangiare qualcosa!”. Magari."

Thursday, June 5, 2008

In requiem del nostro paese

La chiamavano bocca nera 
voleva la vita, voleva la vita, 
la chiamavano bocca nera 
metteva la vita sopra ogni cosa. 

Appena scese alla stazione 
nel paesino di Sant'Ilario 
tutti si accorsero con uno sguardo 
che non si trattava di un' italiana. 

C'è chi la violenza la fa per noia 
chi se la sceglie per professione 
bocca nera né l'uno né l'altra 
lei voleva pace e amore. 

Ma la vita spesso conduce 
a evadere la legge italiana 
senza troppo indugiare se il cliente 
ha il cuore libero oppure ha moglie. 

E fu così che dal primo giorno dello sbarco 
bocca nera si tirò addosso 
l'ira funesta dei razzisti  
a cui aveva invaso il paese. 

Ma i razzisti di un"paesino" 
non brillano certo in iniziativa 
le contromisure fino a quel punto 
si limitavano all'invettiva. 

Si sa che la gente dà buoni consigli 
sentendosi come Mussolini a Palazzo Venezia 
si sa che la gente dà buoni consigli 
se non può più dare cattivo esempio. 

Così una razzista immigrato lui stesso
senza lavoro e senza voglia
si prese la briga e di certo il gusto 
di dare a tutti il consiglio giusto. 

E rivolgendosi agli stolti
li apostrofò con parole argute: 
"l' invasione della nostra terra sarà punito- 
disse- dall'ordine costituito". 

E quelli andarono dal commissario 
e dissero senza parafrasare: 
"quella schifosa è troppo nera
più di un pezzo di carbone". 

E arrivarono quattro gendarmi 
con i pennacchi con i pennacchi 
e arrivarono quattro gendarmi 
con i pennacchi e con le armi. 

La giustizia non è una dote 
di cui sian colmi i carabinieri 
e quella volta a prendere il treno 
l'accompagnarono volentieri. 

Alla stazione c'erano tutti 
dal commissario al sagrestano 
alla stazione c'erano tutti 
con occhi violenti e il bastone in mano, 

a insultare chi per un poco 
senza pretese, senza pretese, 
a insultare chi per un poco 
portò un' altra cultura nel paese. 

C'era un cartello giallo 
con una scritta nera 
diceva "Addio bocca nera
bruci in un forno o vada in galera". 

Ma una notizia un po' originale 
non compare in alcun giornale 
come una freccia dall'arco scocca 
vola veloce di bocca in bocca. 

E alla stazione successiva 
molta più gente di quando partiva 
chi mandò un fanculo, chi gettò un cazzo
chi si prenota per due schiaffoni. 

Persino il parroco che non disprezza 
fra un miserere e un'estrema unzione 
il male effimero del razzismo
la vuole espulsa dal paese. 

E con il sindaco in prima fila 
e bocca nera poco lontano 
si porta a spasso per il paese 
la colpa del corpo e del poco sapere. 

Wednesday, May 28, 2008

Pop

Oggi sono qui a pensare sul significato di "pop" o per esteso "popular" o "popolare". 
Ecco ...voglio capire. Non lo so...il termini ha un sacco di significati ma io voglio concentrarmi su quello artistico. E' ancora giusto parlare di musica e arte popolare? O meglio, è giusto parlare di popolo oggi? Non lo so. E' tutto un cazzo di casino se ci pensate. La società ormai è morta e sepolta, ognuno pensa per ai cazzi suoi e l' individualismo del cazzo ci sepellirà nella nostra tomba...ma! Ma alcuni eventi, appunto popolari, sembrano far tornare in voga il significato di popolo. Praticamente avviene il contrario di quello che il termine vuole dire. Cioè non è il popolo che crea l' elemento popolare ma l' elemento popolare che ricrea il popolo. Fa te che roba. Cioè dico, questo era impensabile fino a 40-50 anni fa. Ora questo termine però credo si usi a sproposito. Non so, mettiamo, gli Oasis sono pop? Oppure Warhol lo possiamo chiamare pop, così all' acqua di rose (??)? Secondo me no....pop adesso come adesso è una sgualdrina, per non dire altro, stile Rhianna...cioè contenuti zero, presenza mille...o cosa ne so ...un Vasco Rossi, un Ligabue...roba del genere. E' una degenerazione del pop, proprio perchè il popolo non esiste più e la gente sta degenerando rapidamente...non per colpa sua, probabilmente. 
Corona è pop...Berlusconi è pop...bah 
Cosa dire...tutto questo mi lascia molto perplesso, veramente mi fa schifo ma va beh...non sempre può piacere tutto. 
Non so neanche più bene cosa dire riguardo a questo, se non altro che il pop ha degenerato di molto il senso artistico ed estetico delle persone, dando vita a oggetti e a mode abbastanza anti-estetiche e deprecabili ...basta guardare quei fottuti stupidi che scrivono in Qu3sTo MoDo TTvtttVVVTTvbBB oppure le bella maglie e i poco vistosi pantaloni A&D et simili. 
Non preoccupatevi..per me non sono un gran problema, nel senso ne parlo qui ok e ci sto perdendo un dieci minuti quarto d' ora buoni ...ma non vuol dire che dedichi particolare importanza a questi personaggi...solo non sapevo di cosa parlare e a cosa pensare in questo paese che sta andando dritto dritto verso il baratro...saluti! (non fascisti) 

Wednesday, May 21, 2008

Ancora

"tra Lucca e Montecatini un branco di 23 minorenni (non rom) hanno violentano una quattordicenne, una bambina…"

ne avete sentito parlare? 

Vino

INFERNO.

Mi rirtrvo catupultato a Los Angeles, la città degli angeli. AHAHHA 
Fottute tende, non mi avrete!!! La paura trasformata in accapatoio, la forma di Satana in persona...ohohoho ...tanto la luce del mattino non mi spaventa! 
Tanto rosso scorre, provvedimenti anti-democratici sferzano la mia indole europeo-socialista...
Ma come? Cuffie sonore mi tengono in vita durante questo stomachevole concerto di intestini. 
Mi vorrei dichiarare, ma come faccio? E come farò? Mi iniettato una buona dose di paura interna che provoca timore verso l' altro. Non il diverso. Verso l' altro così detto. 
Ah il sole. CHe trauma che mi ha provocato oggi...non lo vedevo oggi e mi ha ridato infinite energie per affrontare il mondo è la paura...peccato che tu non c'eri. 
Spiragli d' azzurro cielo mi hanno ridato fiducia, come coscienzosi spiriti indù. 
Fagocito parole per non sentirmi ignorante, scappo dalla costante paura del nulla..società suicidia.
Ah...la paura fa 90...e io faccio 91.
Come 2+2 che fa 5...in me. Mozz direbbe di stare zitto ma io grido, più forte.
Sbocco incostante mi pervade...neanche in blu trionfa...solo rosso. 
Ma che cosa scrivo a fare se nessuno legge, lardo alla maggioranza ..banane alla minoranza...sono extra parlamentare.
Provvedimenti sicuri infondono sicurezza nella popolazione sicura, capitalismo sterile veleggia verso vette di salvezza mai esplorate. cHe sia la fine di questo fottuto mondo? 
Che sia giunta l' ora della rivoluzione? 
Avanti o popolo? Sbocco 
Devo mettere i Modena..assolutamente. 
Più studio e più sono convinto che la terza internazionale aveva ragione, antifascita e sole dell' avvenire. Quando tornerà a risorgeere ne sarò il più convinto sostenitore. For ever and ever! 
Tadadada tadda tadada 

Ma come si fa? Mi chiedo? 

Fischia il vento e infuria la bufera! 

Già li vedo...vecchi a prendere bastonate per proteggere la loro fottuta terra...
Schiavi del progresso e dell' incapacità governativa, guidati da una manica di ultras repressi. 
Scarpe rotte eppur bisogna andare.

Le donnne! Le donne! Dove sono finite?! Confido in voi! 
L' UNICA speranza di questo paese, al di fuori di vallette e valine che ora siedono su altezzosi troni. 

Luce su di me, invoca il cesso! Sbocco

Stomachevole processo, bile indomita! 

Vorrei vivere un passato più o meno remoto per vedere le cose, che palle! 

Avanti o popolo! 

L' utopia è così distante? Mi sol la Do sol Mi...

Fottuto mare, pioggia perenne. 
Pirenei insulsi, al di là una lotta di popolo vede le cose con chiarezza... e perchè no?! 
IL mio cervello è collegato ad una spina flebile, incrociata e con 20000 ohm. Fottuto sistema complesso. Imprimi categorico il tuo pensiero. 

Devo digerire l' anima nera....ma la mia è rossa! 





Tuesday, May 20, 2008

Paura

"Ci pisciano addosso e ci dicono che sta piovendo" 

Ho aperto questo intervento con un detto catalano, ascoltato poco fa dalla voce di Marco Travaglio, suggeritogli da una studentessa Spagnola che studia in Italia. 
Come potete prevedere questo intervento si discosta un pò dagli ultimi scritti pseudo-narrativi intimisti che ho pubblicato. 
Il titolo poi sta ad indicare il sentimento più utile e usato dai potenti per sottomettere i popoli, sia in forma diretta che indiretta. In questo momento la paura ci viene iniettata in via indiretta, che è più silenziosa e "democratica", tuttavia più subdola e pericolosa. 
La paura ha guidato i sentimenti popolari dopo la prima guerra mondiale (in particolare dopo il crollo di Wall Street del 29 Ottobre del 1929) e i risultati sono stati 50 milioni (?) di morti, dittature e violenza, nonchè sentimenti razzisti, xenofobi, nazionalisti ecc... 
Ora sta accadendo la stessa identica cosa, o almeno io la penso in questo modo. 
La crisi economica porta alla disoccupazione, o meglio, alla sua forma moderna cioè il precariato. Da qui masse di giovani (e meno giovani) disillusi, poveri e incazzati cercano risposte in quei movimenti più o meno politici e più o meno liberali (molto meno che più) che trasmettono paura e odio. Paura e odio che uniti assieme danno ...violenza.
Non ci vuole tanto a capirlo. I recenti successi del Front National in Francia, della Lega Nord in Italia, del doppio dei voti ottenuto dal partito neo-nazista Tedesco ecc ecc ci danno una chiave di lettura abbastanza chiara per poter ragionare in questa direzione.
Ci stanno rimependo di paure verso l' altro in maniera totalmente insensata. Un rumeno stupra un Italiana e se ne parla 24 ore su 24 su tutti i giornali, speciali, interviste, decreti legge ....un Italiano stupra una ragazza rumena e la notizia compare, se va bene, su un piccolo trafiletto fra i giornali più alternativi. Ora...considerando che in queste due notizie a farmi schifo è lo stupro e l' inchiesta giornalistica dovrebbe puntare gli occhi su questo....perchè invece si cerca di zoommare l' etnia dei coinvolti? Il paese d' origine? E' rom? E' albanese? Ah...che delusione cazzo. Che schifo, che schifo sentire parlare i giovani (la maggior parte di essi e soprattutto i più piccoli), tutti xenofobi, razzisti e pronti a dare botte a destra e a manca per la manima problematica...

Quello che mi viene spontaneo chiedermi è...in tutto questo io dove sto? Cosa devo fare? Devo alienarmi (più di quanto già faccia) completamente da questa società, godendomi in maniera epicurea la natura, gli amici e il mondo? O dovrei cercare in tutti i modi di risvegliare le coscienze, in modo ovviamente autocritico e consepevole della mia debolezza e scarsa capacità?
Cazzo vi prego aiutatemi... 

Friday, May 16, 2008

Stop motion

Ah che bello sarebbe vivere una vita a piccoli scatti, precisamente 24-25 al secondo. Ricomporre piccoli frammenti, metterli in fila, disporli secondo una nostra illogica irrazionalità e farli scorrere velocemente come un cartone animato di plastilina. 
Creare sondaggi inumani per esseri umani, violentare la scienza e la coscienza ad opera di stregoni del sapere mediatico che poco hanno a che fare con chi vive e vegeta in questo mondo normale.
Dare giudizi informi e cruenti sul come educare, bestemmiare, comprare, possedere, mangiare, truccare, calzare, ingombrare, fruttare, scalpellare, accoltellare, bere e guidare (ovviamente separando i due considerando il fatto che per chi beve il processo viene fatto, per chi stupra e uccide no).
Cercare una spiegazione ai fatti più ridicoli e inspiegabili ad opera di pie chiese pubblicitarie che nel frattempo hanno preso il posto di pie chiese pubbliche. 
La scolarizzazione fatta di spot televisivi, pagata lautamente da genitori impazziti e poco amanti della prole, avidi e corrotti da se stessi e da Dio, l' unico vero Dio conosciuto dall' uomo e adorato da esso... il $ o di questi tempi di crisi economica per i compagni americani €.
Spiagge deserte contaminate, offuscate dalla privatizzazione del pianeta che dovrebbe essere ed è di tutti. Fottetevi. Solo i bagnini d' ora in poi, bagnini il mare e qualche gabbiano che presto verrà abbattuto per fare spazio a più variopinti cocoriti. 
La dicotomia sterilizza il mio pensiero e lo rende vano. E' quello che vogliono. Ora che hanno ottenuto tutto questo non ci resta che far saltare tutto per aria e ritornare ad un primitivo rapporto con noi stessi e gli altri. E' quello che voglio ma che non riesco a fare! Ce l' hanno fatta? 

Monday, May 12, 2008

Sfavillante cortometraggio

Ahah fantastico viaggio a due poltrone, sporco blu e puzza di merda a vagonate. Ti sei messa quegli specchi per guardarti negli occhi? Mi pare l' unica soluzione plausibile, cara. Io no, i miei sono sfumati e ti vedo perfettamente, nitida come neon in pianura padana.
Quindici non è poi male., ma è forse troppo poco per capirci e sicuramente troppo poco per sentire. Trenta evidentemente non basta ancora. Tutto il resto non fa altro che offuscare i pensieri. E dire che per cento lettere mi sono fottuto una sera..ma che cazzo vorranno mai queste merde di numeri? Che cazzo vogliono dalla mia vita (e dalla tua) queste merde stilizzate a quattro stanghette? Vaffanculo..tutta la vita a ricevere e dare numeri. Mi sono stra rotto le palle. 
Vivere in un mondo de-numerizzato. Altra grande impresa dopo la de-nuclearizzazione di Vezzano sul Crostolo ad opera di Nikita Cruschev.
Poi mascherarci tutto il tempo, in mezzo a quel passato immondo fatto di botanica e csi maccheronici? Che senso ha? Tanto ho visto lo sfiorare le labbra e mi è bastato. Tanto credevo che i Nirvana mi avrebbero salvato ancora e che la mia immaginazione stesse sbagliando per l' ennesima volta. Invece aveva per l' ennesima volta ragione. YUHHH! ! Non sono un coglione allora!! Anzi si. Però tutto questo invita a riflettere. Innanzitutto vorrei precisare che sicuramente la vocale chiusa è qualcosa di molto di più e poi? E poi che le irridenti terre d' oltrepo sviscerano energia/simpatia da tutti i buchi del culo! Evviva Diaz! Evvida Vittorio Veneto! Io tiferò sempre per Caporetto...gli sfigati sono sempre meglio dei vincenti, Cadorna ha avuto solo sfiga. Magari se qualche Austriaco quella mattina fosse crepato di diarrea ora saremo qui a peregrinare a Caporetto invece che a Vittorio Veneto. L' Italia avrebbe più figli da sfamare e Berlusconi più elettori da inculare. 
Comunque voglio eleggermi a tribunale arbitrario del bene assoluto, credo di poterlo fare; gli ingredienti sono pane azimo, qualche razzo nel culo e una torah nuova di zecca fatta stampare per la fiera del .... Tra l' altro trovo che un libro valga molto di più della vita di un uomo....fascista e coglione al tempo stesso. Due sostantivi che vanno a braccetto. 
Vorrei inoltre fare un saluto a chi considera cento lettere utili a valutare una persona. Qui ce ne sono di più quindi magari possiamo andare tutti di fronte al tribunale arbitrario del bene da me presieduto a farci giustiziare ad essere tutti più buoni e farci inculare liberamente. Col sorriso e una faccia da culo non indifferente, ovviamente! 

Wednesday, May 7, 2008

Testamento di una morte sociale

Omofobia sterile invade le mie strade. 

GRigiume stanco mi precipita in un non so che. CUORE. Infermo è lo spirito, le vene scorrono e tutto tace. SHHHH hhh 

Ah che delusione. Sarà tutta una magnifica invenzione. Proietto pornografia schietta per nani alti più o meno quanto me. In me. Teste mozzate da camion in corsa, croci (uncinate) implorano fumo e lo ottengono con la morte. DOnne del mondo unitevi. Sfigati del mondo unitevi. Siamo noi l' unica salvezza. 

Cattiveria. Ovunque. Violenza. Ovunque. Sangue per terra. Ovunque. 

Anche nei viali più bianchi in un bel MATTINO.


D' estate cadono. Le foglie? LE EILGOF  
                                                             Omertà collegata ad omofobia. 
                                                             Omofobiaomertàomofobiaomertà.

Pubertà.


Anche masturbarsi diventa violenza. Atroce commessa contro l' altro sesso. Credo cosi.

Perchè l' uomo è cosi cattivo e violento? Io voglio solo amare, amore, amare e amore. E solo odio e violenza intorno a me. Ipocrisia. 


Solitudine è quello che ottengo. NEanche con me stesso riesco a stare. UFf . PErchè? Solo e mai solo. Vorrei solo non pensare.


Tragedia in fase R.E.M. I'm losing my religion. Non l' ho mai avuta deh! 

società suicida collasserai tuuuuuuuuuu u

suicida suicida!!  E io riderò! riderò!! ahah..ahahAHAHHAHA.

vi guarderò...uhuhuuh ciaooo!! 

basta con il campanilismo..siamo cittadini del mondo. Amiamoci. Io amo tu ami egli ama noi amiamo voi amate essi amano. 

Vorrei solo dire che la donna è molto meglio dell' uomo. L' uomo non capisce un cazzo, come quello che ha fra le gambe. Castrazione per tutti. 

Impercettibile senso di colpa. Ora giganteggia. Diventa sempre più grande. Affondo. ORa. 


Sunday, May 4, 2008

Il gelato domenicale provoca stress e rabbia

Oggi sono rimasto allibito, e non solo oggi. Forse mi crederete stupido, e in effetti lo sono, ma questo non c'entra. Con questo post voglio attaccare la famiglia, l' educazione e quel cazzo di moralismo che ci iniettano dentro fin da piccoli. 
Di solito "andare a prendere un gelato la domenica" dovrebbe significare gioia sia nel bambino sia nel genitore che lo accompagna. Se guardate però le varie famigliole (definite tali da qualche organo di potere) potete solamente notare stress, urla, rabbia, pianti disperati e altre cazzate simili. Come porcaputtana è possibile ridurre in questo modo un evento che di per se dovrebbe essere solo bello, edificante, rinvigorente...e invece no. Oggi anche prendere un gelato col figlio è diventata una sfida contro tutto e tutti, una sfida per il figlio più educato, più bello, più ben vestito. FINISCI IL GELATO O DOPO NON TI DIAMO LA CARAMELLA. MA PORCA TROIA SE IL GELATO NON GLI ANDAVA PERCHE' CAZZO LO AVETE PORTATO e soprattutto se il gelato non gli va più che cazzo ti metti a urlare e a minacciare...porca troia ...che palle sta gente. Sempre e solo capaci di alzare la voce per far valere le loro idee merdose senza fondamento che, se togliamo il tono di voce e la faccia incazzata, non valgono proprio una sega. Poi la gente che suona il clacson perchè qualcuno si ferma un secondo di troppo ad uno stop....ma dove andremo a finire? Spero all' inferno porco *** 

Thursday, April 17, 2008

Bipolarismo. Elezioni. Berlusconi.

Ho aspettato un pò a scrivere su queste ultime elezioni. Non volevo farmi condizionare troppo dal momento e dai flussi di rabbia che stanno girando nel mio corpo, ma ora posso aprirmi in maniera abbastanza lucida. 
Partiamo da sinistra e dalla scomparsa della sinistra. Dispiace ma un pò era nell' aria, il nuovo schieramento è nato vecchio, le idee sono vecchie e anche Bertinotti è vecchio. Molti elettori poi (fra cui il sottoscritto) hanno votato più "contro" che "pro" e da qui si può capire il risultato disastroso. Alle amministrative cambieranno molte cose. Tralascio il discorso PD perchè non saprei bene cosa dire, non credo molto in questo progetto e non mi va di perdere tempo in discorsi sterili e lontani dalla mia persona. Semplicemente è un partito troppo serio e poco colorato. 
Veniamo al vincitore, anzi, ai vincitori. Ebbene si. I soliti giornalisti, i ridicoli giornalisti italiani, ci parlano di bi-partitismo, di bi-polarismo, di svolta anglosassone per il nostro paese. Ma non hanno fatto bene i conti, probabilmente. Nel PD infatti è presente l' Italia dei Valori, che tra l' altro ha fatto un ottimo risultato, mentre nel PDL abbiamo la Lega Nord che ha ottenuto ancora più voti. Il bipolarismo non esiste e credo che in Italia non possa esistere. Non vedo come. E' un fatto storico questo, non possiamo inventarci bipolari nel giro di due giorni. 
Vorrei anche parlare in maniera più soggettiva, vorrei parlare di Berlusconi e della Lega, vorrei parlare dei tanti condannati e condannabili presenti in parlamento e in senato...vorrei. Mi manca la forza però, sia mentale che fisica, di farlo. In questo momento così schifoso vorrei solo fare qualcosa per questo paese, mi verrebbe voglia di entrare da qualche parte in politica, mi verrebbe voglia di fare una sana e onesta opposizione a questo sistema corrotto e incivile, ricco di odio e opportunismo. Non lo farei per me, lo farei per i giovani e per i giovani che verranno. Intanto, mentre sto scrivendo, questo sistema che voi chiamate bipartitico sta già producendo i primi veleni. Bossi rivendica e Berlusconi non vuole concedere, uno urla l' altro grida...e via dicendo. Il bel paese non c'è più, il sole di rado...che merda.

Saturday, April 5, 2008

Non volevo farlo

Ma oggi sono abbastanza ispirato. Quindi pubblico un mio piccolo racconto. Non mi piace di solito fare queste cose, quello che ho scritto non lo faccio leggere a nessuno, ma questo alla fine è abbastanza fuori di me e può essere letto. A voi. 

26Gennaio 2008

"Disteso su un prato, non di quelli belli che si vedono nelle pubblicità, ma con i colori dell' autunno, un erba malata. Ha funzionato tanto uguale, non mi interessava il prato ma il cielo. Era come un dipinto infinito che abbracciava il mondo, colori fantastici che neanche il più grande Botticelli sarebbe riuscito a mettere su tela e nemmeno a immaginare.

Ho girato lo sguardo, per una buona volta cazzo. E ho visto le alpi, le cime innevate, potevo toccare la ricca borghesia italiana che si dava da fare con la neve bianca. In mezzo lo smog, nel cielo e nelle teste, la pianura padana così arida e priva di ogni colore fantascentifico, solo grigio e grigio.

Poi mi sdraio, e guardo in alto. Inquinamento sonoro, non ci stava li in mezzo, in quella pace, ma ha attirato la mia attenzione. Guardo quel cielo così azzurro, striscie bianche, qualche nuvola e una ics...perfetto incrocio di traiettorie, allegoria perfetta della vita umana. Non siamo in fondo tante linee? Linee che ogni tanto si incontrano, collidono e condividono qualche punto, poi via separati in maniera inequivocabile come se niente fosse successo. Peccato che sul foglio della vita i punti di contatto rimangono all' infinito. Puoi fare anche finta di rimuoverli, o di averli già rimossi, ma sono stronzate da gente "adulta". No so se servono tre coordinate x,y,z per i punti di contatto...forse si..forse no. Forse la meno importante è la y, l' altezza. Non importa quanto si è alti cazzo. La x è l' ampiezza del tempo, ordinariamente poco dilungato..poi la z. La z che a scuola nessuno te la spiega con dovuta minuzia, forse perchè i prof sono stanchi, forse perchè vogliono tenere nascosto il segreto. La z è la coordinata più importante, infatti, rappresenta la profondità di questi punti di contatto, quanto ti sono penetrati dentro, giù fino al tricuspide.

Poi le linee svaniscono, si allargano, invecchiano, non hanno la minima parvenza della perfezione iniziale e nessuno se le ricorda più. Io quel punto però me lo ricordo. E' un pò come la mia luna, il mio pianeta personale, la mia stella polare, il mio cazzo di sole. E' sempre li, rimane, non fa la fine di tutte le altre linee." 

Ancora qua a parlare di lui

CITTA' DEL VATICANO - Il divorzio e l'aborto sono "colpe gravi" che "ledono la dignità della persona umana, implicano una profonda ingiustizia nei rapporti umani e sociali e offendono Dio stesso, garante del patto coniugale ed autore della vita". Lo ha affermato oggi Benedetto XVI, invitando però la Chiesa ad "accostarsi con amore e delicatezza, con premura e attenzione materna" alle persone che "ne portano le ferite interiori" e cercano "la possibilità di una ripresa".

Benedetto XVI, 5 Aprile 2008 


Ebbene si, siamo ancora qui a parlare di lui e delle sue sagge dichiarazioni rilasciate più o meno quotidianamente. Lascio perdere la figuraccia della Sapienza, che ha fatto lui e non l' università come ci vogliono far credere, lascio perdere le ultime perle su Wojtyla supereroe, ma queste cagate mi fanno incazzare. 
Il divorzio e l' aborto sono colpe gravi. Colpe di chi? Una ragazzina di 14, 15, 16, 17 anni, incinta a causa di una violenza, si deve portare dentro il risultato di questa violenza? La colpa grave è sua o della società che svilisce la donna ogni giorno di più  (e le donne sembrano quasi contente di questo)? La colpa non è forse del maschilismo imperante che anche la chiesa appoggia da quando è nata, distruggendo il concetto stesso di Cristianesimo portato avanti da Gesù? L' aborto non è una cosa bella, e penso che su questo tutti siano d' accordo. Ma perchè l' ipocrisia, perchè combattere una legge giusta (la 194) che ha diminuito drasticamente gli aborti, in particolare quelli clandestini? Perchè caro Papa non si parla di Genova, in cui si eseguivano aborti clandestini in una clinica gestita da suore. Perchè cazzo? Lei crede, cara sua santità, che una donna sia così felice di abortire, crede che in lei non rimanga niente di quell' esperienza, crede che gli atei siano persone totalemente prive di sentimenti guidate dal demonio? 
Il divorzio...ah già il divorzio, anche questa colpa grave che lede la dignità della persona. Non è più lesivo forse portare avanti un rapporto finito, continuare a farsi del male? Per cosa? Per rispettare UN CONTRATTO fatto davanti a qualche sacerdote e affossare tutto quello che è realmente dignità umana. La dignità umana non si affossa con il divorzio o con l' aborto, affossare la dignità umana significa lasciar perdere la propria dignità per seguire principi che altri impongono. Questa vuol dire perdere la dignità.
Caro Benedetto, il patto coniugale... Credo che il legame fra due persone sia sancito solo da una forza, l' amore. Non esistono patti o contratti in amore, per questo sono profondamente contrario al matrimonio. Non riesco a concerpire il fatto di dover firmare un libro, il fatto di fare promesse quando in realtà si sa già che un giorno, improvvisamente e senza cause apparenti, tutto potrebbe finire. Molto meglio sposarsi ogni giorno, fino al giorno in cui il punto d' incontro verrà meno, per lasciarsi in modo veramente dignitoso. 
Ratzinga, se ne torni ad Avignone con il suo apostolo Ferrara...seguito dalla spirito soprannaturale di Wojtyla. 

Wednesday, April 2, 2008

Pensieri storici parte 1 CIAK


So che con questo post farò scappare quei due nonsobenecomedefinirli (ai quali sono un sacco grato) che leggono questo blog, ma devo farlo! 
Oggi ho iniziato il corso monografico di storia sul libro di Karl Polanyi "La grande transformazione". Da qui deriva tutto il ragionamento che ho fatto, aiutato dal professore; un incredibile cazzata che mi sembra però tremendamente attuale e con qualche verità (supposta in tutti i sensi). 
Il secolo che va dal 1814 al 1914 viene chiamato, da Polanyi, il secolo della pace poichè in questo periodo non abbiamo assistito a nessuno scontro fra grandi potenze. Il motivo di questa stranezza non va ricercato nella bontà umana e nel desiderio di vivere in pace nell' unico mondo che abbiamo, ma piuttosto nella nascita di un fenomeno chiamato alta finanza. Questo si può riassumere attraverso una storiella abbastanza semplice, che io riporterò in maniera abbastanza imprecisa. Parlo al presente riferendomi al 1800. Siamo in pieno sviluppo industriale e anche in piena fase colonialista/imperialista, si costruisce una grande rete ferroviaria in quasi tutti i paesi europei e si entra anche in una fase di libero mercato globale. Il valore di scambio delle monete è dato dal cambio aureo, cioè il valore dei soldi è dato dal valore dell' oro (detto in maniera molto approssimativa). In tutto questo continuo evolversi i paesi hanno bisogno di investire fortemente e quindi hanno bisogno di una grande quantità di denaro. A chi chiedere? Alle banche, sono fatte apposta. Ma le banche più piccole (nazionali) non possono farsi carico di un onere così grande, per cui sono costrette ad affidarsi a banche maggiori (ad esempio quella Viennese, di cui non ricordo il nome, gestita da banchieri ebrei..questo sarà importante per la storia di qualche anno dopo). Questo giro di soldi a livello mondiale viene appunto chiamato alta finanza. In quel secolo dunque le banche avevano in mano il destino di diversi paesi e, più in generale, del mondo intero. Un conflitto globale avrebbe completamente devastato l' economia, i titoli bancari dei paesi coinvolti sarebbero crollati, facendo così cadere l' intero sistema. Tutto questo portò ad una certa stabilità globale, con qualche conflitto qua e la in ambito coloniale, ma la diplomazia ha avuto quasi sempre la meglio. I banchieri tenevano a bada gli stati "canaglia" che crevano tensioni, minacciandoli di vendere i titoli di stato a prezzi stracciati causando così il crollo economico di quel paese. Tutta questa politica è stata appoggiata fortemente da Otto Von Bismarck, temendo un' alleanza fra Russia, Gran Bretagna e Francia contro il nascente Impero Tedesco. Con la nascita delle ideologie più nazionaliste e con le rivendicazioni territoriali si arriva però ad un abbandono di questo sistema per approdare ad un economia definita di guerra. Questo era un tipo di finanza "autarchica" in cui le banche nazionali vendevano una grande quantità di titoli di stato ai cittadini per finanziare gli investimenti del paese. Questa economia durò fino al 1945 e forse, più in generale, fino al 1991. I due grandi blocchi che si sono opposti per circa 50 anni hanno limitato molto il libero mercato e possiamo dire che vi erano due grandi economie, quella occidentale e quella orientale. 
Ora la situazione pare, almeno a me, più simile a quella del 1814-1914. Se ci pensiamo la nostra epoca non ha vissuto guerre globali ma solo scontri (anche troppi) a livello locale. Il libero mercato c'è, tant'è che si parla sempre di globalizzazione, e le banche hanno sempre più peso nelle decisioni politiche. Possiamo anzi dire che l' economia è diventata politica e viceversa. In tutto questo abbiamo assistito anche a crisi che dimostrano l' importanza dell' economia bancaria a livello globale, basti pensare al caso Argentina e Indonesia. Paesi così lontani che di fatto hanno portato alla perdita di un ingente somma di denaro a tanti investitori sparsi per il mondo. 
Direi che anche a livello diplomatico le banche, o per generalizzare i soldi, stanno facendo quello che già avevano fatto nel secolo della pace. Assistiamo, come ho già detto, a tanti scontri locali (con coinvolte anche, anzi sempre, grandi potenze) e a forti tensioni fra grandi paesi che vengono quasi sempre risolte dalla diplomazia internazionale. 
Cosa può modificare questo assetto? Non credo più nell' avvento di un nuovo tipo di nazionalismo, ma forse un crollo economico di una grande potenza e di conseguenza un terremoto economico potrebbe rivelarsi un' occasione imperidibile per qualsiasi stato emergente (qualsiasi citazione ai mutui sub-prime è casuale). Stiamoci attenti. 
Tutto questo per dire che il nostro mondo è così bello e unico, che sarebbe un peccato buttare via tutto quello che abbiamo fatto in tanti anni per quattro fogli di carta a cui noi, e questo se ci pensate è ridicolo, diamo un valore.

Tuesday, April 1, 2008

Toy fuo-ry

Ci avete fatto caso? Non esistono più negozi di giocattoli. Ricordo la mia infanzia e i nomi mitici che potevano cambiarmi un intero pomeriggio, potevano cambiare il mio umore e potevano farmi fare cose che non avrei mai fatto (ad esempio la cacca quando era dura).
Nizzi, Peter Pan, Toyland, lacartoleriasottoilconad... Ricordo interi pomeriggi passati a costruire con i Lego, a inventarmi storie fantastiche con i personaggi delle Playmobil, a condurre battaglie epiche con i soldatini verdi e grigi, a fare corse infinite con le MicroMachines...ricordo quel fottuto van delle MicroMachines che non mi hanno mai comprato e che sogno ancora la notte. Ricordo il veliero dei pirati delle playmobil e di quanto ero felice nel vederlo comparire sotto la carta che lo impacchettava. Tutto questo è finito, sostituito dalla tecnologia e dall' elettronica. Giro per Reggio e ora al posto di quei negozi c'è un negozio di vestiti, un' orificeria e un altro negozio di vestiti. L' unico negozio di giocattoli rimasto è il toys center, brutta copia di qualche grande magazzino americano che vende comunque giochi sempre più videogiochi. I bambini di oggi incominciano a giocare alla Playstation a 6 anni? 5? 4? 3? Che cazzo di bambini diventeranno questi? Quando ero in macchina con i parenti si parlava e si giocava a chivedepiùcasegialle. Ora si gioca alla psp o alla nds. Non voglio fare il solito moralista contro i genitori che lasciano i figli in mezzo a questa merda, avranno le loro ragioni e spesso sono forzati a fare questo, voglio solo farvi notare questa cosa. Magari l' avevate già notato e sono arrivato tardi io, ma la scomparsa dei giochi (quelli veri) mi fa incazzare. Cazzo! 

Olà! 

Sunday, March 30, 2008

Il tempo si è fermato al Tempo


Avvertenza: Non è il solito post contro un famoso locale

Non so bene come iniziare, il ragionamento è abbastanza complesso o, più che complesso, contorto.
Mi sono permesso molte volte di giudicare il Tempo rock di Gualtieri e se volete lo giudico ancora: non è un locale che mi soddisfa. Ma non è questo il punto (come ho scritto nell' avvertenza). Ieri notte mentre ero seduto su quelle luride scale (che tutti [??] voi conoscete) mi sono fatto un bel viaggione, come si dice la nel ghetto assieme ai fra. Mi sembrava che il tempo (il tempo inteso ore, minuti, secondi) al Tempo (inteso come locale) si fosse fermato. L' entrata con quelle vetrine e la stessa roba dentro ormai da anni, gli spettacoli appesi li davanti che sono più o meno sempre gli stessi (mr.pig due volte all' anno, aether vision, i pezzi degli iron maiden sfusi, qualche gruppo pop-punk per far sbavare le ragazzine eccetera eccetera), la pista centrale e la musica sempre uguale, la sala per i tamarri, la sala per i metallari duri e puri e la sala per eventi più o meno edificanti. La gente? Sempre la stessa. Non ti puoi sbagliare, se vuoi incontrare qualcuno che hai conosciuto al Tempo e magari non vedi da anni....beh quella sera se decidi di rimettere piede a Gualtieri puoi star certo di beccarlo. L' unica cosa che è cambiata...no neanche il prezzo perchè i 5€ che risparmi all' ingresso li sputtani ovviamente con un cocktail. Tutto questo discorso per arrivare al dunque.
Ho capito che se devo fare un viaggio all' indietro, bello o brutto che sia, devo tornare li. Lo scopo di questo locale per me è diventato questo. Per questo ormai giudicarlo diventa superfluo, non ha più senso. Sappiamo tutti ormai com'è il Tempo, com'è la sua musica e com'è la gente che c'è dentro. Poi il mio viaggio potrebbe continuare, ho avuto altre visioni e per alcuni istanti mi sembrava di vedere scorci della mia vita da fuori, da spettatore totalmente inerme e meravigliato. E' stato come dire...in un certo senso bello. Forse non è così giusto vivere troppo nel passato ma siamo così sicuri di voler affidarci tanto al nostro futuro? Io non lo sono, per niente. Anzi.
Bene, il mio viaggio è finito..andate in pace!! 


PS Un bel vaffanculo a quel coglione che menava la sua ex (spero) tipa a cui aveva fatto le corna (probabilmente) e che era abbastanza disperata. Un vaffanculo anche ai suoi amici. E un vaffanculo anche a me. 


Friday, March 28, 2008

Ci stanno rubando la città

Stamattina mi sono alzato stranamente presto (9.30 circa) così, dopo tanti anni, ho deciso di fare colazione. Questo evento così mistico e raro ha bisogno di fondamenta solide per quanto riguarda il contenuto della colazione e il suo accompagnamento. Per il contenuto ho deciso di riempirmi una tazza di latte e immergere una buona quantità di Abbracci. Ah gli Abbracci. La parte bianca degli Abbracci è qualcosa che va al di la di ogni esperienza umana, è qualcosa che di mattino va gustata con la massima calma e operosità mentale. E con il contenuto ci siamo. Passiamo all' accompagnamento. Accendo la televisione e su Telereggio c'è un interessante trasmissione sul museo del Tricolore in cui sono raccolti vari documenti e oggetti riguardanti la storica bandiera nata a Reggio Emilia. L' accompagnatore narra delle incredibili imprese compiute dai cittadini Reggiani, decantate anche da Foscolo. 
Vorrei lasciar stare i soliti campanilismi all' Italiana, i patriottismi inutili eccetera eccetera. 
Mi piacerebbe invece parlare della mia città, città che qualcuno sta cercando di affossare, di cambiare, di trasformare secondo concetti che a Lei sono sconosciuti. 
Non è colpa dei politici, neanche dei vigili urbani e nemmeno degli extracomunitari. E' colpa di quella ridicola borghesia rossa e cattolica, che ti vota se sei ricco, vai in chiesa la domenica e hai una barchetta in qualche porto sardo. Questi cittadini della "Reggio bene" stanno affossando la città, la stanno distruggendo pian piano con i loro comitati inutili. Il comitato del "no al cesso pubblico di fronte a casa mia", il comitato del "no alle birrerie aperte dopo l' 1.oo di notte perchè alla domenica devo alzarmi per pregare Cristo nostro signore", il comitato del "no alla telecamera antitraffico", il comitato del "no alla raccolta porta a porta ma si a Bruno Vespa", il comitato del "no al traffico in centro", il comitato del "no al blocco delle auto", il comitato del "no alle isole pedonali", il comitato del "no alle auto in centro". E' da notare che un buon cittadino del centro storico d.o.c e d.o.p è iscritto a tutti questi comitati senza sapere il perchè. La parola comitato ha il suo fascino, questo è vero. CO-MI-TA-TO...TA-TO-CO-MI...è un pò come dire BUDINO o PARTE BIANCA DEGLI ABBRACCI. Fatto sta che questi personaggi abbastanza ridicoli si oppongono a qualsiasi iniziativa promossa dai politici o da enti di vario genere. Misteriosi cittadini reggiani (puri e duri difensori della razza a testa quadra) se ne stanno nascosti per secoli per poi spuntare fuori al primo piccolo cambiamento di fronte alla loro nobile residenza. Questi cittadini di sangue blu si lamentano degli extracomunitari presenti in Via Roma ai quali, probabilmente per farsi del male o non so cosa, affittano i loro appartamenti di proprietà, si lamentano dei pochi turisti provenienti dalla provincia ma poi vogliono tutto chiuso, si lamentano che tutto è chiuso ma non vogliono gente...insomma sono uomini forse un poco (ma poco poco) contradditori.
Reggio non è questa. Reggio è la città che apre le porte a tutti, che offre opportunità a tutti. E' la città dell' infanzia ma non può dimenticarsi della fase successiva, cioè l' adolescenza. E' la città che per prima in Italia si è proclamata Repubblica e ha introdotto i principi di uguaglianza, fratellanza e libertà. E' la città delle Reggiane e degli scioperi contro il fascismo e la guerra, è la città medaglia d' oro al valore civile. E' la città dei giovani morti per salvare la Repubblica Italiana. E' una città aperta che ha dato vita a menti illustri come D' Arzo e Spallanzani. I suoi paesaggi sono stati dipinti da Ligabue e il teatro Valli è stata la casa di tanti musicisti e attori importanti. Reggio Emilia è questa, non è quella che vogliono i suoi residenti. Perchè la volete uccidere? 

Thursday, March 27, 2008

Partenza e fuga

Partire così significa forse tradire un pò lo spirito del blog. Di eco-compatibile questo video non ha niente. Ma non per forza in questo blog voglio trattare di ecocompatibilità, anzi, non ne tratterò affatto. Più che altro vorrei trattare di compatibilità e basta. 
Partendo da questo video volevo dare sfogo alle vostre più remote perversioni in campo musicale, alle vostre ansie, alle vostre paure e alla non-serietà musicale. 
Sempre più spesso sento parlare di musica come di una "cosa seria". Partendo dal fatto che la musica è una delle arti maggiori (cazzo si vede che sono uno studente universitario di beni culturali) mi trovo un pò...boh...spaesato da questa affermazione. Certo la musica è importantissima per ognuno di noi, forse i primi ricordi che abbiamo della nostra infanzia sono proprio legati alla musica e più in generale al suono. Poi si cresce e la musica diventa sempre più parte di noi. Musica che ti ricorda bei momenti, musica che ti ricorda brutti momenti, musica che ti ricorda l' ipercoop, musica che ti ricorda la gita a Sabbioneta (classico di seconda media), musica che ti ricorda quella volta che hai fatto il primo tiro di sigaretta, musica, musica, musica, musica .... Ma in tutto questo la serietà dove sta? Credo che la musica sia la meno seria delle cose (arti) serie, proprio per questa sua capacità di estraniarci, di portare la nostra mente da un' altra parte, di farci tornare indietro, di spingerci tremendamente avanti. Tutto questo discorso per arrivare al video, antologia della non-serietà musicale, apologia di ignoranza pura e divertimento. Una presa per il culo? Forse. Anzi sicuramente...ma una presa per il culo un pò a tutta la musica perchè lei, la musica, sarebbe contenta di essere presa per il culo e ridere un pò della sua bellezza e della sua grandezza.