Tuesday, May 20, 2008

Paura

"Ci pisciano addosso e ci dicono che sta piovendo" 

Ho aperto questo intervento con un detto catalano, ascoltato poco fa dalla voce di Marco Travaglio, suggeritogli da una studentessa Spagnola che studia in Italia. 
Come potete prevedere questo intervento si discosta un pò dagli ultimi scritti pseudo-narrativi intimisti che ho pubblicato. 
Il titolo poi sta ad indicare il sentimento più utile e usato dai potenti per sottomettere i popoli, sia in forma diretta che indiretta. In questo momento la paura ci viene iniettata in via indiretta, che è più silenziosa e "democratica", tuttavia più subdola e pericolosa. 
La paura ha guidato i sentimenti popolari dopo la prima guerra mondiale (in particolare dopo il crollo di Wall Street del 29 Ottobre del 1929) e i risultati sono stati 50 milioni (?) di morti, dittature e violenza, nonchè sentimenti razzisti, xenofobi, nazionalisti ecc... 
Ora sta accadendo la stessa identica cosa, o almeno io la penso in questo modo. 
La crisi economica porta alla disoccupazione, o meglio, alla sua forma moderna cioè il precariato. Da qui masse di giovani (e meno giovani) disillusi, poveri e incazzati cercano risposte in quei movimenti più o meno politici e più o meno liberali (molto meno che più) che trasmettono paura e odio. Paura e odio che uniti assieme danno ...violenza.
Non ci vuole tanto a capirlo. I recenti successi del Front National in Francia, della Lega Nord in Italia, del doppio dei voti ottenuto dal partito neo-nazista Tedesco ecc ecc ci danno una chiave di lettura abbastanza chiara per poter ragionare in questa direzione.
Ci stanno rimependo di paure verso l' altro in maniera totalmente insensata. Un rumeno stupra un Italiana e se ne parla 24 ore su 24 su tutti i giornali, speciali, interviste, decreti legge ....un Italiano stupra una ragazza rumena e la notizia compare, se va bene, su un piccolo trafiletto fra i giornali più alternativi. Ora...considerando che in queste due notizie a farmi schifo è lo stupro e l' inchiesta giornalistica dovrebbe puntare gli occhi su questo....perchè invece si cerca di zoommare l' etnia dei coinvolti? Il paese d' origine? E' rom? E' albanese? Ah...che delusione cazzo. Che schifo, che schifo sentire parlare i giovani (la maggior parte di essi e soprattutto i più piccoli), tutti xenofobi, razzisti e pronti a dare botte a destra e a manca per la manima problematica...

Quello che mi viene spontaneo chiedermi è...in tutto questo io dove sto? Cosa devo fare? Devo alienarmi (più di quanto già faccia) completamente da questa società, godendomi in maniera epicurea la natura, gli amici e il mondo? O dovrei cercare in tutti i modi di risvegliare le coscienze, in modo ovviamente autocritico e consepevole della mia debolezza e scarsa capacità?
Cazzo vi prego aiutatemi... 

1 comment:

Unknown said...

i fatti degli ultimi giorni a parma vissuti in prima persona insegnano che muovendo le coscienze e facendo informazione le cose possono cambiare, non del tutto, è vero, ma muovendo un pò la testa della gente qualcosa si ottiene.
Luca