Sunday, October 10, 2010

#1 Autoritratto

Non serve l’immagine, basta la presenza, pesante, radicata, schifosa e solida. Il volatile senso del fare compare qui come mutamento continuo, stratificazione, incertezza del colore, prove tecniche di distruzione, cacciaviti e martelli.
Incubo per diverse notti, la tela se ne stava li come un acchiappasogni indiano, baluardo contro la dispersione, colla dei miei pensieri.

Tutto si è posato su questa tela. La pioggia di Agosto, il sole di Luglio, le lacrime, i pugni, la paura, il colore, la mia mano e sottili peli bovini.

Il tempo si è dilatato, tempo inutile, vuoto. Diversi giorni si sono sedimentati senza lasciare traccia. Pochi minuti hanno invece determinato l’azione che ha portato alla reazione della tela.

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