Monday, September 27, 2010

Il paradosso del miracolo

Tutti sapete cos'è un miracolo. Qualcuno di voi avrà addirittura conosciuto un miracolato. Quest'oggi però volevo mettere a fuoco non tanto l'aspetto mistico/parascentifico di quest'evento ma piuttosto la sua pochezza logica.
Sarò breve ma intenso.
Scusate il regno di Dio non è nei cieli? E allora.. perchè questa paura della morte? Se devi morire MUORI! Dio ti accoglierà nelle sue braccia. Non pregare perciò di essere salvato da un miracolo in una situazione estrema, finiresti (almeno per me) dritto all'inferno.
Situazione due. Infermi e paralitici. Non è la prassi sostenere che Dio ha creato infermità e deformazioni varie con lo scopo di far compiere a queste persone una missione speciale? E allora perchè queste devono affollare Lourdes, Fatima e i vari miracolifici? A compiere la vostra missione, tutti zitti.
Ecco i malati terminali. Qui si torna alla situazione iniziale... solo che una persona lanciata contro un muro ai 200Km/h si può permettere di invocare Dio e, volendo, anche di bestemmiare...una che sa di morire ...no. Proprio no. Cazzo...si compie il volero di Dio.

Cosa cazzo andate in massa a chiedere un miracolo.. Il miracolo non può esistere in una religione che ha come fondamenta la vita eterna, il paradiso terrestre e un Dio buono (e anche bello).

Pensateci.. oppure spiegatemi dove sta il mio errore.

2 comments:

J.O. said...

Non è certo mia presunzione venire a "spiegarti l' errore" ma per me quel che forse non consideri è che la vita è ora. Quel che accomuna le persone che citi è la sofferenza, quindi mi pare lecito chiedere la "salvezza".

john alabarda said...

@J.O

Per una persona credente l'ora e il qui sono solo un passaggio verso l'eternità. La salvezza (religiosa) è eterna, la salvezza (sempre religiosa) non è il salvarsi dalle sofferenze terrene.

Grazie comunque di esserti soffermato/a sul mio breve e stupido articolo.

Cordiali saluti

John Alabarda, Re di questo blog